La felicità apparente è uno spreco di tempo

Io non lo so se è proprio questo il post che avrei dovuto pubblicare mesi fa, quello in cui avrei voluto liberare i pensieri che hanno bloccato la mia capacità di parlare o scrivere di qualsiasi cosa su questo spazio. So solo che ora prendo una foto che sembra messa lì a caso, mi siedo qui, e scrivo. Non so cosa, ma scrivo.

Qualcosa è cambiato. Credo sia cominciato tutto il giorno in cui ho compiuto trent’anni (N.B. non ho trent’anni). Ci sono persone che quando compiono i fatidici – e tanto temuti – trenta vanno in crisi e altre che la prendono bene, e io, per farla breve, non credo di averla presa bene proprio per niente. 

Non so se rendersi conto di come il tempo passi davvero, davvero in fretta sia un bene o un male, perché sono cose che si dicono, ma difficilmente le si comprende davvero. Ed è così che ho cominciato a soffrire fisicamente quando avevo la sensazione di stare sprecando il mio tempo, ma pensavo che sarei riuscita a conviverci, anche se non troppo serenamente.

Poi, però, è arrivata la sensazione di stare sprecando la mia vita (hai presente un macigno sul cuore?). E questo è stato un bel problema, soprattutto perché ho sprecato altro tempo aspettando che mi passasse. Questa è una cosa che non ti auguro davvero, perché, semplicemente, non ci si può convivere, non serenamente.

Ho lasciato correre quasi un altro anno ma non mi è passata, anzi, i problemi che già avevo si sono amplificati. Mi vergogno un po’ a dirlo, ma ero arrivata al punto di non riuscire più a guardarmi  allo specchio. Così ho preso in mano la mia vita, i rapporti che ormai consideravo andati, ho provato un’ultima volta a recuperare quello che già mi sembrava irrecuperabile e, quando ho capito che stavo davvero fallendo, ho stretto il pugno e ho sgretolato tutto quello che potevo. E’ proprio così che ho immaginato quel momento, ripensando alle amicizie che ho allontanato, all’amore, a tutto.

Questo anno è stato, e sta continuando ad essere, davvero difficile. L’estate, poi, è stata un vero inferno. A maggio ho preso una decisione per me molto dolorosa, tre giorni dopo ho iniziato a soffrire di una sorta di blocco psicologico che mi ha impedito di mangiare pur avendo fame, e la perdita veloce di tanti kg in poco tempo mi ha creato degli scompensi a livello fisico. Nel frattempo, chiudevo valige non mie e chiedevo la disdetta dei canali Sport e Calcio.

Poi, il mio compleanno a Roma e, a Ferragosto, il mio viaggio ad Amsterdam, e poi la Croazia, Venezia e mezza Italia in tour, tutto in un mese. Giorni in cui se non avessi avuto gli amici stupendi che ho, non so davvero cosa avrei fatto. E mi sono ripresa così, viaggiando e circondandomi solo di persone che mi facevano stare bene davvero.
Quindi, vedi, la scelta della foto non è stata poi così casuale.

E’ questo che ho intenzione di fare per il resto della mia vita, o comunque finché potrò. Perché non ho tempo da perdere, e non nel senso che sono io a non voler perdere tempo, ma proprio perché non ce l’ho, io, il tempo da perdere. Nessuno ce l’ha.

Ed è questo che voglio dirti: puoi decidere di circondarti di un milione di persone, di continuare a mantenere vivi rapporti che ti fanno male, scegliere il quieto vivere, la sicurezza, la felicità apparente… ma ricordati che sei tu la persona con la quale dovrai convivere tutta la vita e che il tempo passa davvero, davvero in fretta. Lo dico sempre, eppure ieri hanno dovuto dirlo a me, perché anche se lo so – eccome se lo so – a volte me ne dimentico.

E sappi anche che le seconde occasioni sono una benedizione ma spesso te le devi andare a cercare da solo perché potrebbero non presentarsi mai; ma quando si presentano, per carità, afferrale.

E, infine, cerca di dare tutto quello che puoi finché puoi, l’orgoglio è meglio se te lo dimentichi: le corde si spezzano, le persone se ne vanno… e nessuno vive per sempre.