Il racconto del mio viaggio a New York comincia con un episodio in particolare. Inizialmente, avevo in mente una sorta di diario in cui avrei raccontato, giorno per giorno, tutti i posti visti, le cose fatte, le esperienze vissute.
E invece no. Devo prima liberarmi di questo episodio.
Insomma, io e Alessandra decidiamo di andare sull’Empire State Building per goderci lo spettacolo della Grande Mela dall’alto. 86 piani, di cui sei fatti a piedi, perché se uno dei due ascensori si deve rompere, aspetterà noi per farlo.
Ma il fiatone passa in fretta davanti a questa vista mozzafiato.
Il cielo promette neve, ma siamo fortunate (una gioia) e finché siamo lì, ci godiamo questa vista senza interferenze.
Faccio il giro due volte, scatto tantissime foto, ho gli occhi pieni di bellezza e la felicità di una bambina.
Decidiamo di scendere. Recuperiamo Giuliana e cerchiamo l’uscita. Apro la porta, le ragazze dietro di me, faccio qualche scalino ma subito mi blocco: sul pianerottolo, davanti a me, una giovane coppia.
Lui le sta fotografando, con lo smartphone, un anello. Ma non un anello qualsiasi: l’anello.
E io come una statua di sale, bloccata a metà scalinata con gli occhi sbarrati. Perché no, non sta succedendo davvero a noi, non in questo momento preciso.
Lei ha la risata isterica, lui la guarda innamorato, le sorride, sono emozionati. Non ci vuole molto a capire che il biondino le ha appena fatto la proposta di matrimonio, sull’Empire State Building, davanti a questo spettacolo, e che ha organizzato appositamente questo viaggio, dalla Spagna.
Mi volto subito verso Alessandra, manco avessi appena assistito a uno scontro fra bande, la blocco. Lei mi guarda, li vede, capisce subito, mi guarda di nuovo e io sento chiaramente i nostri cuori sgretolarsi all’unisono.
Sentirsi una sfigatella: lo stai facendo bene.
Ci sentiamo un po’ come in una tipica scena da Sex And The City: Ale con una storia appena finita alle spalle, io che quando mi sono sentita dire “vedremo New York insieme, ci andremo in viaggio di nozze” talmente ci ho creduto che ho preso e sono partita da sola.
E loro continuano a parlare a bassavoce: lui le racconta di come ha organizzato tutto senza farle sospettare nulla, lei ride ma ha gli occhi lucidissimi. Sono teneri. E noi ancora impalate sullo stesso scalino, a fissarli.
Insomma, questi due dovevano capitare proprio davanti a noi e a me, che in questo momento ho il cinismo alle stelle, anche se molto, molto in fondo, credo ancora nel romanticismo.
E ho un anello di fidanzamento chiuso in un cassetto da due anni, che non ho nemmeno fatto stringere.
E’ curioso, perché ogni volta che penserò all’Empire State Building e a questo spettacolo, sarò costretta a ricollegarlo a questo episodio.
Perché, in fondo, è qualcosa che può capitare, sì, ma mai a te. E ti tocca pure assistere.
Fortunatamente, ci abbiamo visto dell’ironia e ci abbiamo riso sopra sin da subito (tra una soffiata di naso e l’altra, certo), ma sapevamo benissimo che la colpa non era di lui, non era della proposta in sé, e neanche della grandiosità del gesto: si trattava di New York.
New York amplifica tutto, ha uno strano potere.
E poi, come nei migliori film, tanto per restare in tema, appena uscite dall’Empire State Building ha cominciato a nevicare di brutto.
16 thoughts on “La proposta di matrimonio sull’Empire State Building”
Vabbè raga, prossimo viaggio tutte insieme a Lourdes.
Comunque lui tenerissimo dai… lasciandosi alle spalle le proprie sfighe personali è una cosa da sogno (da vivere, non a cui assistere!)
Il panorama CIAONE. Non dico altro!
sto prenotando. Andiamo in pullman? Guido io? 😀
Posso aggiungermi ? -.-“
ma che scena tenera love!
ok ammetto che io probabilmente avrei sboccato per il troppo romanticismo ma come dici tu in fondo in fondo crediamo ancora nel romanticismo
bacione!
*_*
Ma dai fantastico però, anche io l’avrei presa a ridere. A me è successa la stessa cosa ma mentre ero nel ristorante della Tour Eiffel, non sai che cosa tremenda! Però come te, mi sono intenerita ed alla fine sono stata felice per loro! 🙂
Un abbraccio,
Benedetta
E’ la famosa legge di Murphy. Comunque direi che lo spettacolo della vista puo far dimenticare ogni cosa 😉
Sono partita da sola e il karma mi ha punito 😀 Mi sta bene ahah
una scena da film!
Nameless Fashion Blog
Che bello , sarebbe un sogno!!
alessandra
Che cosa stupenda! *_*
Fashion Dupes
Cinica is better 😀
ahahahahah mentre leggevo le tue parole ho immaginato la scena di te ed Ale!!
Comunque ricevere una proposta di matrimonio sull’Empire State Building non è da tutti 😉 Bravo a lui che ha scelto una location unica e speciale <3
Un bacio,
Eleonora, guarda, mi credi che quando ripenso alla scena rido ancora da sola? :°D
Grazie di essere passata, un bacio!
Che ti devo dire Laura, io sono un’inguaribile romantica e mi sarei emozionata anche io a bomba, anche se su questo fronte non posso lamentarmi perché la mia proposta di matrimonio, ovvero quella che mi ha fatto Giorgio… non è da meno. 😉
NY è nel mio cuore. un abbraccio
Immagino, siete stupendi voi 🙂 Un bacione!