Domenica scorsa siamo rimasti nel mio amato Abruzzo, approfittando di una giornata splendida e, soprattutto, dell’ultimo weekend con più luce prima del cambio dell’ora.
Il nostro obiettivo era il sentiero del cuore, ovvero il punto panoramico in cui il Lago di Scanno assume la forma di un cuore blu, che abbiamo lasciato per ultimo sperando in un bel tramonto.
In realtà, poi, tutto si è rivelato più difficoltoso del previsto, come leggerai in seguito.
In questo post troverai l’itinerario dettagliato per una giornata a Scanno: cosa vedere, dove mangiare e, soprattutto, come arrivare al famoso punto panoramico seguendo il sentiero nettamente più breve – e inspiegabilmente meno conosciuto – senza perderti, come abbiamo rischiato di fare noi.
Tappe intermedie lungo la strada per Scanno
Se arrivi da Nord, lungo la strada – dopo una galleria scavata nella roccia – sulla sinistra ti troverai questa vista: si tratta del borgo di Anversa degli Abruzzi che, per questioni di tempo, non abbiamo potuto visitare.
Poco prima di arrivare a Scanno, presso il comune di Villalago, passerai per il Lago di San Domenico, lago montano della Valle del Sagittario. Qui puoi fermarti per un pic-nic. per rilassarti e anche per scattare qualche foto.
Un luogo di culto qui è l’Eremo di San Domenico, raggiungibile attraverso un bellissimo ponte ad archi sull’acqua. Qui, secondo la tradizione, dimorò il monaco benedettino San Domenico intorno all’anno 1000.
Cosa fare a Scanno: un giro in pedalò sul Lago
Sul Lago di Scanno ci sono delle strutture che permettono di affittare canoe e pedalò per mezz’ora (€10,00) o un’ora (€15,00). Con le belle giornate, finché non arriva il freddo, è davvero l’ideale per rilassarsi dopo una camminata o anche post pranzo.
Visto il cambio imminente dell’orario, ti suggerisco di farlo prima di pranzo, in modo da avere poi tutto il tempo di mangiare con calma, fare un giro per il paese e intraprendere il sentiero del cuore.
Una volta lasciato il Lago, e appena fatto l’ingresso in paese, c’è una terrazza panoramica da cui è possibile ammirare il borgo di Scanno in tutta la sua bellezza.
Un giro per il borgo di Scanno
Angoli e vicoli di Scanno sono una gioia per gli occhi.
In passato i suoi scorci sono stati immortalati da fotografi importanti, tra cui Henri Cartier-Bresson e Mario Giacomelli ( “Il bambino di Scanno” detto anche “Scanno Boy”è esposto al MoMA di New York).
Non a caso, Scanno è considerato uno dei borghi più belli d’Italia: caratteristico, pulito, fedele alle origini e soprattutto ben conservato.
Noi siamo andati in esplorazione senza un’idea precisa, finché non ci siamo trovati davanti una biscotteria che non puoi non vedere, visto che ci sono ben cinque segnali al suo ingresso (un po’ eccessivo, ma mi ha fatto sorridere).
Non esagero se dico che tornerei a Scanno anche solo per la Biscotteria Artigianale Rosati, dove si producono i dolci della tradizione scannese con le antiche ricette. È molto piccola, ma un vero paradiso del gusto.
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Non c’è molta scelta, quindi abbiamo praticamente preso un po’ di tutto.
Per me, i biscotti più buoni mai mangiati. Paradisiaci. Persino gli amaretti, che io non amo, qui sono davvero stratosferici.
C’è anche un dolce particolare, che si trova solo qui, con ricetta segreta: il biscotto del Prato Verde, ovvero una sorta di pane di cioccolato che dura fino a un mese.
Le verità sul sentiero del cuore di Scanno: cosa aspettarti
Qui, come ti anticipavo, ho una bella notizia, ma anche una brutta.
Faccio anche una premessa: se mi segui già sul mio canale instagram, sai che durante la giornata sia io che Alessandro abbiamo fatto svariati video nelle stories. Più di una persona ci ha confermato di aver avuto difficoltà a raggiungere il punto panoramico.
Qualcuno addirittura mi ha scritto di essere tornato indietro e averci del tutto rinunciato. Quindi ti consiglio di seguire alla lettera queste indicazioni per non perdere tempo (e pazienza).
La notizia bella è che in realtà i percorsi per arrivare al punto panoramico in cui il Lago di Scanno assume la forma di un cuore sono due: quello più conosciuto, che parte dal Lago e include un’ora di camminata, e uno molto più breve, di cui inspiegabilmente quasi nessuno parla o conosce.
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Noi, infatti, eravamo partiti con l’idea di intraprendere il percorso che parte dal Lago, quello più lungo, ma fortuna ha voluto che Alessandro incontrasse un suo compaesano che ci ha dato questa preziosa dritta.
Ora la brutta notizia: i segnali sono posizionati malissimo o del tutto mancanti, e alla fine abbiamo impiegato comunque un’ora di tempo perché non sapevamo dove andare.
Una volta tornati a casa, e facendo ricerche più approfondite, abbiamo capito: nel bivio a tre strade in cui ci siamo bloccati inizialmente c’era un cartello molto chiaro che, però, al nostro arrivo non c’era.
Quindi ora cercherò di spiegarti come arrivare al punto panoramico senza perderti, e, soprattutto, impiegando solo 20 minuti di camminata.
Una raccomandazione importante: scarpe da trekking. Quando siamo arrivati a destinazione, non solo eravamo sudatissimi e più che nervosi, ma abbiamo anche rischiato di finire culo a terra scivolare più di una volta.
Il sentiero del cuore di Scanno: il percorso più breve
Con l’auto, arriva in Via della Pineta.
Qui la prima cosa assurda: il cartello che indica il Sentiero del cuore è piccolissimo e nascosto dalla ringhiera della via che sale sulla sinistra, che è quella che devi prendere.
Sali per quella via, supera il cimitero, e lascia l’auto nel punto in cui troverai una casa abbandonata (c’è un cantiere, ma è fermo da anni).
Sulla destra inizierà il sentiero, non ci vorrà molto prima di arrivare a un bivio con tre strade, quello di cui ti parlavo prima, ovvero dove ci siamo bloccati.
Qui la seconda assurdità: il cartello, come ti dicevo, non c’è più, e le strade segnalate con le bandierine sono proprio quelle che non devi prendere.
A destra di questo bivio c’è una salita che porta all’Eremo di Sant’Egidio, dove c’è anche una fontana. Davanti a te c’è una discesa – da cui arriva chi ha intrapreso il sentiero del cuore che parte dal lago – e a sinistra c’è un cancello, senza bandierine e segnali.
Bene, la strada da prendere è quella: attraversa il cancello e vai avanti, verso destra.
In 5 minuti arriverai al punto panoramico in cui il Lago assume la forma di un cuore blu ma, anche qui, siamo arrivati “seguendo le voci”, e anche perché Alessandro ha incontrato altri compaesani. C’era mezza Falconara a Scanno, in pratica, e a questo punto per nostra fortuna.
La vista è ovviamente unica ed emozionante, ma noi non ce la siamo per niente goduta: ormai stava diventando buio, ed eravamo troppo arrabbiati e increduli.
Una volta tornata a casa, mi sono consolata con i biscotti presi a Scanno. Cosa non da poco.
Torneremo senza dubbio, ma ormai ne se ne riparlerà l’anno prossimo.
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Buon viaggio 🙂