Sono convinta che per essere un buon genitore – o almeno provarci – non bisogna mai dimenticare di essere stati figli. Scontato? Affatto.
Tanti anni fa, appena sono diventata mamma, ho fatto l’errore di mettere in pratica l’unico modello di educazione che conoscevo: quello del NO no e no, sempre e comunque.
“No” per non viziare, “No” per evitare di abituare male, “No” per fare in modo che non chiedessero sempre di più. In fondo su di me tutti quei no hanno funzionato, pensavo (avevo la mente annebbiata in quel periodo, si vede).
Ma la verità è che, se tornassi indietro, non lo rifarei. E infatti, quando me ne sono resa conto, ho rivoluzionato completamente il mio modo di fare e di educarli.
Perché aver avuto un solo modello a cui ispirarsi non è una giustificazione per fare la stessa cosa.
“No” per fini educativi va bene, ma se si esagera cosa accade?
Quello che si ottiene con troppi no non è l’educazione del bambino, ma una rottura nel legame genitore-figlio. Davvero vogliamo credere che non ci siano altre vie?
Per esempio, quello dei sì consapevoli. Non possiamo dire sempre sì a tutto, è ovvio perché non sarebbe educativo neppure questo. Siamo pur sempre genitori, ma bisogna anche mostrare elasticità e buon senso.
Questo è quello che io penso e che ho provato sulla mia pelle. Parola mia e della bassa autostima con cui sono cresciuta e su cui, alla mia età, sto ancora lavorando.
Ricordo, infatti, di quanto fossero frustranti per me, da bambina, tutti quei no, anche sulle cose più che fattibili. Quando arrivava uno sporadico “sì” mi sembrava davvero Natale, ma era sempre del tipo “oddio sbrighiamoci prima che ci ripensino”.
Il punto? Quando sono diventata abbastanza grande ho iniziato a fare le cose direttamente di nascosto, senza neanche provare a chiedere (ciao papà, so che leggi!)
Questo non è quello che voglio nel mio rapporto personale madre-figli. Quindi ho spezzato la catena.
Il potere di un sì: la campagna Fruittella ci invita a riflettere
Questo è il concetto alla base della campagna Il potere di un sì lanciato da Fruittella, che da oggi, grazie ad alcuni dei prodotti senza Gelatina Animale e coloranti artificiali, ma con di succo di frutta, rappresenta una buona occasione per dire sì.
Sì per essere più felici e aiutare la loro autostima vivendo delle esperienze positive e coinvolgenti come giocare insieme uscendo dagli schemi tradizionali.
Un invito a riflettere e anche ad essere meno pigri, si può dire? Quante volte i nostri no non sono per loro, ma per noi, perché siamo troppo impegnati/indaffarati/presi da altro?
Sì consapevoli per un legame positivo madre-figlio
Ché poi, devo dire la verità, a me dire loro di sì e vederli felici piace da matti. Sono felice anch’io con loro per aver detto sì, come lo spiego? Ma so che non devo esagerare perché il rischio di viziarli c’è sempre.
Sono, quindi, più per i “sì con riserva”. Quel sì senza farlo mai pesare, il sì con riflessione, o magari con chiarimento sul da farsi poi.
Ti spiego perché devo dirti di no, ma ti spiego anche perché ti dico di sì.
Del tipo: “Va bene, ma poi sai che se mi chiedi un’altra cosa a breve non si potrà fare, vero?” oppure “Sì, ma poi corri a lavarti i denti, ricordi?”
La cosa bella è che non sbuffano mai.
Anzi, hanno sviluppato un’onestà tale nei miei confronti che quando mi dimentico di specificare cosa comporta il mio Sì, me lo ricordano loro o fanno da soli.
E, soprattutto, non fanno i furbi: se chiedo se hanno fame, se vogliono un dolcetto “l’ho già mangiato dalla nonna, prima”. A volte, giuro, che quasi mi commuovo.
E io so che questo è il risultato del non essere troppo severa, che chiudere un occhio ogni tanto non è “lasciarli vincere” ma essere semplicemente elastici.
I Sì consapevoli fanno pesare meno quei “No” che, inevitabilmente, ci toccheranno. Sia a loro che a noi, intendiamoci.
Sono davvero convinta di questo perché il nostro è senza dubbio un legame positivo e ho dovuto far fronte a così pochi capricci con loro che qualcosa dovrà pur dire.
Leggi anche: Io non voglio essere una wonder woman
post in collaborazione con Fruittella