La storia della mia macchina è ormai famosa tra tutti i miei amici. Se a te chiedono: “come va col tipo?”, a me chiedevano “Ti sei ripresa la macchina?”.
La storia, in breve: otto anni fa, ho acquistato una macchina (nuova), ma l’ho guidata solo per due anni. Ero l’unica automunita, quindi, quando è nato il mio secondo figlio e ho perso il lavoro, l’ho messa a disposizione del mio ormai ex, prima, e di mio padre, poi, perché la sua auto ha pensato bene di suicidarsi proprio quando la macchina è tornata in mano a me, ovvero non appena io e il mio compagno ci siamo lasciati.
Non si trattava solo di una questione “di famiglia”. Io sono totalmente incapace di lasciare le persone nei casini, anche se questo significa incasinare me, ma anche rimetterci dei soldi, e chi più ne ha, più ne metta. E non è un vanto. Infatti sto seriamente cercando di smettere.
Ti assicuro che per me non è stato facile, con due bambini, dover dipendere da altre persone per gli spostamenti più lunghi. Della vita sociale non te ne parlo neanche, azzerata completamente per anni.
(Abbiamo appena trasmesso “vita da martire”)
Negli ultimi tre mesi, però, ho guidato la nuova Seat Ibiza, presa in comodato d’uso. Modello Xcellence, super accessoriata, di colore “magenta regale” (molto simile all’oro rosa).
Ogni volta che salivo in auto, pensavo “ma come cavolo ho fatto senza auto per tutto questo tempo?”
Per entrare in auto e accenderla mi bastava avere la chiave in borsa, grazie al sistema Kessy, e i sensori di parcheggio posteriori con telecamera mi hanno aiutato notevolmente. La nuova SEAT Ibiza ha tutti i comandi, le info sullo stato della guida e del viaggio sul volante.
Si tratta di un’auto spaziosa e con un bagagliaio molto ampio, l’ideale per gli spostamenti in gruppo o con tutta la famiglia.
Tutte le info sulla nuova SEAT Ibiza QUI
Durante i weekend, nel tragitto tra il mio paese e quello dei miei genitori, prendevo stradine secondarie alla ricerca di pace qualche panorama mozzafiato che magari mi stavo perdendo.
E ne ho trovati molti, proprio vicino casa mia. I colori autunnali e la prima neve sulle montagne sono uno spettacolo per i miei occhi.
Uno dei miei posti preferiti, lontano da casa mia stavolta, ma sempre in Abruzzo, è il punto in cui si passa proprio ai piedi del Gran Sasso, andando verso L’Aquila. Ci passo sempre con il pullman, quando vado a Roma, e tutte le volte inizio a fare foto e video come chi ci si trova davanti per la prima volta.
Ora, la parte più importante, ovvero l’epilogo.
Riconsegnare l’auto dopo non aver avuto la mia indipendenza per anni è stato quasi traumatico. Ho resistito solo una settimana e ho riflettuto bene sul da farsi.
Fatto sta che ho riconsegnato la nuova SEAT Ibiza, e il giorno dopo ho girato un po’ per concessionarie durante la settimana prima di Natale. Alla fine ho scelto di nuovo una SEAT (una Sol, modello antecedente alla nuova SEAT Ibiza), perché ormai, durante le guide di prova, sentivo troppo la differenza.
Sapevo che con il 2018 avrei chiuso i capitoli tristi della vita, e questo è stato il primo. Durante la notte di Capodanno, ho chiamato la mia nuova auto Bonheur (felicità, in francese). Dopo qualche ora, ne ho chiuso un altro ancor più triste, ma questa è un’altra storia. Coincidenze? Io non credo.
L’unica cosa certa è che lo spirito da crocerossina non viaggia più con me.