Settimane fa, ho preso parte a Catalogna Experience, il tour enogastronomico e culturale attraverso le meraviglie e i tesori della Catalogna. Un blog tour (che mi avevano presentato con il nome di GASTRO tour) organizzato dall’Ente del Turismo della Catalogna di cui non vedevo l’ora di scrivere.
Che in quei tre giorni io abbia mangiato e bevuto per quattro, tra una degustazione e l’altra, credo si sia visto piuttosto chiaramente nelle mie stories su instagram. Diciamo che il nome GASTRO tour si è rivelato poi perfetto.
Catalogna: ENOGASTRONOMIA
La Catalogna è molto conosciuta per l’enoturismo: più di 2000 anni di storia del vino, più di 300 cantine da visitare e oltre 40 musei e centri di interpretazione del vino si aggregano alla bellezza di paesaggi e vigneti di una terra che ha tantissimo da offrire.
La grande varietà di prodotti tipici e la gastronomia propria permettono alla Catalogna di vantare una ricchezza di esperienze gastronomiche che probabilmente ti costringeranno a tornare più e più volte. Io stessa ne sono rimasta impressionata.
Le migliori cantine della Catalogna: Celler Can Roda 1867 e le cantine DO Alella
A Santa Maria de Martorelles c’è l’azienda DO Alella, creata dalla famiglia BonaPlata, ricca e potente, a cui si deve la nascita della prima fabbrica a vapore. A quei tempi c’era la rivoluzione e i lavoratori bruciarono la fabbrica: dopo quell’episodio, dei tre gemelli della famiglia BonaPlata, uno solo rimase qui e creò questo posto, dedicandolo totalmente alla produzione del vino.
Divenne subito così rinomato e importante che persino il Re venne qui a pernottare. 15 anni fa fu venduta a un’altra famiglia che ha lavorato più seriamente sul vino (da qui la denominazione Alella): oggi, qui, vengono prodotti 20000 litri di vino bianco. In questo momento l’azienda sta puntando molto sul biologico.
Quando ti capiterà di venire qui, fai caso alle rose tra i vigneti: servono a fare prevenzione proprio perché prodotti di vario genere e pesticidi sono vietati.
Quando le rose hanno qualcosa che non va, vuol dire che la settimana dopo il problema passerà alla vigna. Un’altra particolarità è che questi vasti vigneti vengono irrigati con l’acqua che viene dalla montagna. Insomma, non c’è nulla di artificiale.
In questo momento, in Catalogna, il Vermouth rappresenta la moda del momento: aperitivi, eventi, tutto ruota attorno a questo vino, tanto che hanno iniziato ad aprire locali che sono vere e proprie “vermoitherie”.
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Le migliori cantine della Catalogna: Bodegas Abadal
Una storia che mi è piaciuta tantissimo, sentita durante la nostra visita alla Bodegas Abadal, riguarda un nido di rondini che si trova all’interno delle cantine e che nessuno osa toccare.
C’è infatti una stretta connessione tra questo uccello e la vineria: quando le rondini tornano a questo nido, vuol dire che il vino è pronto. Per questa ragione, la famiglia non lascia mai la finestra chiusa.
Questo posto appartiene a una famiglia di viticultori molto antica. Dal 1199, questa azienda è stata tramandata ai primogeniti in nome di una legge catalana che impone che tutto venga lasciato al primo figlio.
In tutto ci sono 4 botteghe, sparse in regioni diverse, e ogni regione produce un vino diverso: qui a Santa Maria d’Horta d’Avinyó si produce il “pla de bages” (denominazione d’origine) di qualità più elevata, insieme all’olio e al miele. Questa è la prima bottega e oggi è anche un museo.
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Dove provare un’esperienza culinaria insolita a Barcelona
In Catalogna, i fratelli Roca sono famosissimi: è loro il ristorante che per due anni (nel 2013 e nel 2015) ha vinto il premio come Miglior Ristorante del mondo. Da un anno, a Barcellona hanno aperto un nuovo ristorante, Opera Samfaina.
Chiamarlo ristorante è riduttivo, perché qui è possibile vivere una vera e propria esperienza culinaria unica nel suo genere. Per prima cosa: la sobrietà non è di casa. I tavoli sono monotematici (tutto creato dall’artista visivo Franc Aleu) ma il menù della serata è fisso.
Tra i piatti assaggiati: baccalà alla samfaina, zuppa di ceci in casseruola e cucina catalana abbondante. Il tutto compensato con tapas classici e, ovviamente, accompagnato da una degustazione di vini di altissima qualità.
Il Turismo RELIGIOSO in Catalogna
Il Monastero di Montserrat
A 30 minuti di auto da Barcellona si trova il Monastero di Montserrat, il Monastero più importante della Catalogna. Si tratta di una meta molto ambita per vari aspetti: il monastero, in primis, ospita il famoso santuario della Vergine di Montserrat, motivo di pellegrinaggi; inoltre è anche il luogo dove, secondo alcune leggende locali, si trova il Sacro Graal del mito di Re Artù.
Il tutto circondato da un paesaggio che toglie il fiato.
Il Monastero di Sant Benet
A Sant Fruitós de Bages, a 45 minuti da Barcellona, c’è un monastero medievale molto piccolo ma molto importante. Si tratta di una Chiesa del dodicesimo secolo, di architettura romanica, anche se le decorazioni al suo interno sono successive.
All’interno della chiesa è possibile vivere un’esperienza multisensoriale audiovisiva intenta a farci fare un vero proprio salto nel tempo. Curiosa è la presenza di una prigione all’interno del monastero: e proprio qui si produceva il vino.
SPORT E ATTIVITA’ ALL’APERTO
Il monastero di Sant Benet è totalmente immerso nel verde. Ho avuto il piacere di esplorare questo ampio territorio circostante a bordo di una burricleta, una bicicletta elettrica chiamata così per via del cesto doppio che solitamente si usava mettere sul dorso dei muli.
Che te lo dico a fare: 5 km all’andata, 5 al ritorno, stradine dissestate, rischio di cadere ogni 30 secondi, insomma: mi sono divertita come una bambina.
Per fare la stessa esperienza con le burricletas, ti consiglio di visitare il sito www.bagesterradevins.cat
CULTURA: la Casa de les Punxes a Barcelona
Sull’Avinguda Diagonal di Barcellona, non passa inosservata la Casa de les Punxes. Si tratta di una costruzione del 19′ secolo voluta dalla famiglia Terrades, oggi monumento storico nazionale.
I figli di questa famiglia erano quattro: al figlio maschio fu dato il compito di occuparsi della fabbrica e di commissionare i lavori di questa abitazione, in cui avrebbero vissuto le tre sorelle (nessuna delle quali si è mai sposata).
La Casa de les Punxes o Casa Terrades è un edificio progettato dall’architetto modernista Josep Puig i Cadafalch. Le facciate sono tutte diverse perché ognuna è dedicata a una delle tre figlie.
Il mio è stato solo uno dei 3 percorsi previsti dal tour Catalogna Experience. QUI puoi trovare tutti gli itinerari:
2 thoughts on “#CatalunyaLovers: le esperienze più accattivanti della Catalogna!”
Bellissima la Catalogna, puoi visitarla 10000 volte ma scoprirai sempre bellissimi nuovi posti, da Cadaques, un gioiellino sul mare alla Cerdanya a 2000 mt. sui Pirenei. Da Barcelona a Girona etc. etc.
Hai ragione, infatti mi ha davvero sorpreso!
Grazie per il commento, Daasy!
Un bacio*