Alcune delle cose che tendiamo a non cambiare mai si trovano nella nostra camera da letto: materasso e cuscino. E proprio nella mia camera da letto, un mese e mezzo fa, è successo l’impensabile.
Una mattina mi sono svegliata e, semplicemente rigirandomi nel letto, una fitta sul petto mi ha fatto vedere le stelle. Dopo un po’ ho sentito il dolore spostarsi sulla schiena, poi un punto in particolare infiammarsi, ma ho pensato a un accavallamento di nervi.
Sono andata in farmacia e via col primo antidolorifico antinfiammatorio.
Non so te, ma a me queste cose succedono sempre in prossimità di giorni di festa, weekend, ponti, ovvero quando il dottore non c’è. E, infatti, tutto questo è successo nel mezzo nel mezzo del ponte del 2 Giugno.
Dopo tre giorni, non riuscivo davvero più a muovermi e il dolore era lancinante. Sono andata al pronto soccorso e mi hanno quasi riso in faccia, promettendomi 12 ore di fila. Ok, saluti, è stato un piacere. Aspetto ancora qualche giorno, riesco a trovare un buco libero da un fisioterapista del mio paese.
Te la faccio breve: non si trattava di un accavallamento di nervi, si trattava delle mie vertebre. “In che senso le vertebre?! “. Gliel’ho chiesto senza poterlo neanche guardare in faccia ché non potevo girarmi, santo cielo.
Nel frattempo, mi ha fatto scricchiolare così tanto che pensavo davvero di morire, giuro.
Poi il peggio è arrivato quando mi ha reso partecipe della teoria secondo la quale tutte le mie pene derivassero dalla mia – ormai old friend – gastrite.
“Anche quando lo stomaco è asintomatico, è comunque sofferente e trova modi nuovi di sfogarsi” ha detto.
OK.
“È anomalo per la tua età, ma può succedere”
OK.
Dopo le visite stavo subito molto meglio, perlomeno riuscivo a girare la testa. Ma la mattina mi svegliavo e il dolore era ancora lì, più forte della sera prima. Si è calmato molto solo quando ho dormito fuori casa durante il mio viaggio a Gubbio. Ho pensato: cuscino diverso, materasso diverso, sarà un caso?
Torno a casa, dormo di nuovo nel mio letto, e di nuovo il dolore aumenta.
Insomma, il mio cuscino magari non era la causa di tutto, ma non mi stava aiutando a stare meglio.
E qui ho scoperto il cuscino Mathèria.
Il cuscino Mathèria si distingue perché personalizzabile: al suo interno, tre cuscini che possono essere tolti o inseriti per regolare l’imbottitura a seconda delle esigenze. In questo modo, il supporto alla zona cervicale segue la forma del corpo.
La prima notte, ho provato a dormire con tutti e tre i cuscini al suo interno, ma già dopo un po’ ne ho tolto un altro. Ho subito capito che la forma più adatta a me e alla mia morfologia è è quella del cuscino Mathèria con un cuscino solo di imbottitura al suo interno.
Si tratta di un prodotto interamente fatto a mano, a Matera (da qui il nome) e 100% made in Italy.
La qualità di questo prodotti non è assolutamente discutibile, e ti assicuro che la differenza, durante il sonno, si sente.
Ti lascio il link per approfondire: wearematheria.com
One thought on “Di quando, per essermi rigirata nel letto, sono rimasta bloccata per 10 giorni”
è vero, i cuscini sono importantissimi ma un buon materasso è fondamentale.