Tra il 31 marzo e il 2 Aprile, ho avuto modo di visitare di nuovo alcuni posti stupendi nel cuore dell’Umbria che avevano catturato il mio cuore proprio un anno fa, durante la mia Umbria Experience. Me ne ho scoperti anche di nuovi. Prima di mostrarteli, devo fare una premessa.
Sai cosa sta succedendo DAVVERO nell’Umbria post-terremoto?
L’Umbria in questo momento sta vivendo un periodo che non definirei neanche delicato, quanto piuttosto tragico. Penserai ai danni provocati dal terremoto. E invece no.
La causa è la cattiva informazione che è stata fatta durante tutto il periodo delle scosse, tra Agosto e Gennaio.
Anche se l’epicentro era sempre collocato a Perugia, infatti, in Umbria i danni del terremoto sono in Valnerina, tra Norcia, Cascia, Preci e Sellano, ovvero al confine con Lazio e Marche. Qui, tra Novembre e Dicembre 2016, si è registrato un crollo del turismo pari al 96% rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente che ha comportato la perdita di fatturato economico, tra Novembre e Gennaio, pari al 100%.
Il calo è stato così drastico tanto da portare alla chiusura di diverse attività.
Il problema, però, è che il turismo si sta azzerando in tutta la Regione, anche dove il terremoto non ha provocato danni.
#weekendinumbria è un tour concepito per dimostrare, attraverso foto e video di giornalisti, blogger e instagramer, che non c’è davvero motivo per cancellare le prenotazioni o, peggio ancora, accantonare l’Umbria come meta vacanza, immaginandola devastata. Un modo come un altro per dire che qui stanno tutti benissimo.
Dell’itinerario del tour Weekend in Umbria hanno fatto parte le province di Terni e Perugia.
Le attrazioni della provincia di Terni
Sono state solo due le tappe in provincia di Terni: Orvieto e la Cascata delle Marmore. Tra le tappe non previste, ti consiglio di non perdere anche il Pozzo di San Patrizio, sempre a Orvieto, e Narni, Narni sotterranea inclusa, posti di cui ho comunque già parlato nel mio post sull’Umbria Experience.
Cascata delle Marmore: cosa c’è da sapere
Con la Cascata delle Marmore avevo una questione in sospeso, che sono felice di aver risolto prima del previsto, proprio grazie a questo tour..
La prima volta in cui sono stata qui, infatti, avevamo inserito questa tappa all’ultimo momento, ovvero quando già eravamo arrivati a Terni, nel viaggio che stavamo facendo a bordo di un calessino con il quale abbiamo attraversato mezza Italia.
Ma l’acqua era chiusa. Sì, chiusa.
Non tutti sanno che la Cascata Delle Marmore alimenta una centrale idroelettrica, e che quindi è una cascata a flusso controllato. Quindi, prima di venire qui, informati bene sugli orari.
E ricorda di portare scarpe comode e un polmone di riserva ché per questa vista mozzafiato c’è una salitella da fare (non esagerata, ma a me viene il fiatone anche se percorro una strada in discesa). Detto ciò, quando sentirò ancora dire che l’Umbria è il cuore verde dell’Italia, avrò sempre in mente questa immagine.
Orvieto, un museo a cielo aperto
Un posto in cui desideravo tantissimo tornare era proprio il Duomo di Orvieto. Senza dubbio una delle Cattedrali più belle d’Italia, un’opera inconfondibile, tra le più famose e importanti. Mi ha sempre colpito, sin dai tempi in cui studiavo storia dell’arte, il contrasto tra la facciata dorata, riccamente decorata, e la semplicità delle pareti laterali a righe. Questa volta mi sono trattenuta di più al suo interno.
Itinerario per la provincia di Perugia
Durante tutto il weekend, ho dormito al Villaluisa, a Todi. Scendere per la colazione e trovarsi davanti una questa vista è stato un bellissimo modo di dare il via al tour.Dall’hotel, prima di andare al centro di Todi, ci siamo diretti verso la Chiesa di Santa Maria della Consolazione, un’opera del 500 che potrebbe essere stata progettata da Bramante, ma non si hanno notizie certe.
Qui, l’8 settembre, ha luogo la festa più amata e sentita da tutta la cittadinanza, quando si commemora la nascita della Vergine Maria con celebrazioni liturgiche, un mercatino, una lotteria e l’attesissimo spettacolo pirotecnico serale.
A prima vista lascia estasiati, è davvero un piccolo gioiello che vale la pena visitare.
Da qui, ti consiglio di girare per Todi, goderti la vista dai vari belvedere, e poi fare una pausa relax nella piazza principale, Piazza del Popolo, che tra le altre cose ospita uno dei più interessanti complessi medievali d’Italia.
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I borghi più belli in provincia di Perugia
Montefalco e Spello
Montefalco è un borgo medievale, talmente ben conservato da far sembrare che il tempo si sia fermato. È conosciuta anche per il vino, non a caso non ci siamo fatti mancare una degustazione alle 10:30 di mattina.
Per il suo belvedere che si affaccia su Perugia, Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Spoleto, Gualdo Cattaneo e Bevagna, è chiamata la “Ringhiera dell’Umbria”. Tra le attrazioni da non perdere, la Chiesa di S. Agostino, il museo civico e la chiesa romanica di S.Bartolomeo. Montefalco ha anche un bellissimo centro storico, ed è molto piacevole passeggiare tra i vicoli fioriti.
Da Montefalco ci siamo spostati in un altro bellissimo borgo, situato tra Assisi e Foligno, sul Monte Subasio: Spello.
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Nella parte più bassa di Spello, ancora cinta dalle mura romane, si aprono tre porte: la Porta Urbica, la Porta Consolare e, infine, Porta Venere, che presenta due belle torri a base dodecagonale, le Torri di Properzio. Nel 2014, grazie a un progetto di recupero strategico, le Torri sono state rese di nuovo agibili e visitabili per essere visitate al loro interno.
Complessivamente, comunque, definirei Spello “un borgo molto instagrammabile”.
Il centro di Perugia
E poi, il nostro weekend in Umbria si è concluso nel punto in cui è cominciato: a Perugia. Borgo medievale, città universitaria e meta di cultura, Perugia è molto conosciuta anche per eventi come Eurochocolate e Umbria Jazz.
Il centro storico è uno dei borghi trecenteschi più belli d’Italia. Per raggiungerlo, è possibile usare le scale mobili, presenti in due punti della città.
One thought on “#WeekendInUmbria – Il tour che mette in chiaro la situazione post-terremoto”
Umbria e’ magnifica!