La mia prima volta in Sicilia l’ho passata a Ortigia, la scorsa estate. Quando sono andata via, ho talmente sperato di tornarci prima possibile che l’universo deve avermi ascoltato. E, così, eccomi di nuovo tra i vicoli di questo gioiello siciliano, questa volta alla scoperta dei suoi tesori nascosti. Perché Ortigia non è solo mare, e per questo non c’è bisogno dell’arrivo dell’estate per decidersi ad esplorarla.
Io e Stefania di Stamping The World (Manfredi, da qui le Manfredis), travel blogger che avevo già conosciuto in uno dei raduni di snapchat ai quali ho partecipato l’anno scorso, ci siamo ritrovate qui, in occasione di questo blog tour finalizzato, appunto, alla scoperta di una Ortigia insolita, poco conosciuta, ricca di attrazioni sconosciute ai molti.
Io, per esempio, non avevo idea che a Siracusa ci fosse uno dei Parchi di monumenti più grandi e importanti al mondo, come non avrei mai detto che mi sarei ritrovata nel mezzo di un’escursione in quello che è il “Grand Canyon” verde della Sicilia.
Ma andiamo per ordine.
Impact Hub – Lo spazio di Co-working a Ortigia
Appena arrivate, e dopo esserci sistemate nei nostri appartamenti a Ortigia, ci siamo dirette verso Impact Hub per una lezione di Home cooking. Qui, guidate dalla maestria di Cristina Silvestro di Made in Sicily online, abbiamo imparato a cucinare la parmigiana di melanzane Siracusa edition, e gli arancini tipici (buonissimi ma che, però, non era il caso di fotografare…).
Impact Hub è uno spazio di coworking con varie sedi in tutto il mondo, e si trova in pieno centro a Ortigia.
Provincia di Siracusa: cosa vedere
Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile
A mezz’ora d’auto da Ortigia, precisamente nel comune di Avola, si trova la Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile, un vero e proprio paradiso terrestre a portata di mano.
Il 25 Giugno 2014, un incendio ha devastato la Riserva, e ora l’unico sentiero fruibile è quello di Prisa-Carrubella. Il dislivello tra accesso e fondovalle è di circa 320m, e il percorso è di 1.700m circa tra gradini e sentiero sterrato, quindi armatevi di scarpe da trekking e avventuratevi.
Lungo il percorso che ti porterà alla Riserva Naturale orientata Cavagrande, ti troverai davanti a una casa del 1810 in cui vive una famiglia di contadini, il sig. Pippo e il figlio Salvatore, che producono formaggi e salumi. Fermati qui se vuoi portarti a casa una “vera” ricotta appena fatta.
Parco archeologico della Neapolis
Il parco archeologico della Neapolis di Siracusa è uno dei parchi di monumenti più vasti del mediterraneo con i suoi 240.000 metri quadrati, ed è considerato uno dei più importanti al mondo.
Attualmente alcune aree del parco sono chiuse, e può capitare di trovare l’intero parco chiuso per lavori. È possibile comunque vedere il teatro greco, l’anfiteatro, fare una passeggiata seguendo il sentiero del parco vicino alla zona delle grandi latomie, ed entrare nell’orecchio di Dionisio.
Il Teatro greco di Siracusa è un teatro costruito nel V secolo a.C. che oggi viene ancora utilizzato per rappresentazioni teatrali e spettacoli di musica lirica e danza. Scendendo, ci si trova davanti l‘Orecchio di Dionisio, una grotta scavata nel calcare il cui nome fu attribuito da Caravaggio per la sua forma a orecchio d’asino. Da qui, il sentiero tra le latomie e l’anfiteatro romano, per gran parte scavato nella roccia.
Ortigia/Siracusa: dove mangiare
Movimentocentrale Bike Café
Al Movimentocentrale Bike café, in via Dei Mergulensi 33, una coppia di giovani ragazzi offrono un menù sempre nuovo e variegato nel rispetto del consumo consapevole. Solo prodotti stagionali, rigorosamente a km 0, e un menù leggero con proposte nutrienti e salutari. Qui ho mangiato il panino più buono della storia (zucca e pancetta) durante il brunch della domenica, che vi consiglio di non perdere.
Ulteriori info qui: movimentocentrale ortigia
Ristorante Don Camillo
Non si trattava di una tappa prevista nel blog tour, ma non esiste che io metta piede a Ortigia, o a Siracusa, o comunque nei dintorni, senza fare tappa in uno dei miei ristoranti preferiti di sempre.
Da Don Camillo, in via delle Maestranze 96 – che avevo scoperto appunto durante l’estate scorsa – la cucina è legata al territorio (tutti gli ingredienti, carne, pesce e verdure, sono rigorosamente siracusani o siciliani) e alle tradizioni regionali con un menù a km 0 di specialità siciliane d’autore e oltre 800 vini tra soffitti a volta e muri di pietra.
Per me sono d’obbligo gli spaghetti delle sirene con gamberi e ricci, o i ravioli di cernia con pomodoro, capperi, olive, e fonduta di pecorino siciliano dop.
Ulteriori info qui: Don Camillo Siracusa
Mercato di Ortigia
Il mercato di Ortigia è una vera gioia per gli occhi, una delle cose che preferisco di questo posto. Passeggiare tra le bancarelle ti permette di immergerti tra odori, sapori e colori della Sicilia.
Dal lunedì al sabato, tutte le mattine, bancarelle di frutta e verdura, pescherie e caseifici animano la zona che va dal Tempio di Apollo sino a piazza Cesare Battisti.
Una tappa fissa, che mi avevano comunque già consigliato di fare, è quella al caseificio Borderi. Non ho mai visto dei panini così ricchi di ingredienti a un prezzo stracciato (considerando anche che è quasi impossibile mangiarne uno in solitaria), non a caso sono famosissimi anche fuori Ortigia. I proprietari, in più, sono simpaticissimi e andrai via, oltre che con un panino immenso, con un sorriso così.
Cannolo terapia a Siracusa
Il cannolo è una cosa seria. Se ti trovi dalle parti del Parco Archeologico della Neapolis, del Museo Archeologico Paolo Orsi, del Santuario della Madonna delle Lacrime, o delle Catacombe di S. Giovanni (insomma, posizione poco strategica, mi dicono), devi fare un salto da Cannolo Terapia, in via Pausania.
Con Cannolo Terapia si intende il rito in cui emozione dei sapori e quella dei saperi si fondono al godimento visivo ed al profumo degli ingredienti. Un’esperienza che non si limita solo al palato, quindi, ma anche alla conoscenza della storia e della preparazione di questo prodotto tipico siciliano.
p.s. Problemi con il latte? Non è una buona scusa per non mangiare un cannolo. Chiedi quello al cioccolato, non solo non ti giudicheranno ma saranno ben felici di preparartelo 🙂
Tutte le info qui: pasticceria Alfio Neri
Il centro di Ortigia
Ti ho parlato di tutto quello che puoi fare a Ortigia e che si allontana dal solito discorso Ortigia = mare e che, per carità, va benissimo ma si tratta davvero di una concezione troppo restrittiva per un territorio che ha così tanto da offrire. Ma non posso non menzionare le tappe sicuramente più “classiche” del centro di Ortigia, come il Tempio di Apollo, il Duomo di Siracusa, e la terrazza del Belvedere, che si trova proprio a fianco di Fonte Aretusa, legata a una leggenda che nei secoli ha affascinato poeti come Virgilio, Ovidio e D’Annunzio.
In pieno centro, in via della Giudecca, c’è il teatro dei pupi. Da diversi anni il teatro organizza una stagione teatrale di spettacoli tradizionali, ma non solo: qui vengono organizzati anche spettacoli fuori programma per operatori turistici e singoli gruppi.
Ortigia: dove dormire
Per vivere Ortigia come un abitante del posto, considera l’opzione dell’appartamento in affitto. Io ho optato per l’appartamento Sirhouse in via Roma, ovvero una delle vie principali, e a due passi dal Duomo. Oltre ad essere un’opzione più economica (considerando la cucina), soprattutto in vista di lunghi periodi di permanenza, sicuramente è anche più comoda.
Sento che tornerò a Ortigia entro la fine dell’anno… magari in autunno. E ne sono così sicura da aver avviato la tradizione di questa foto, una piroetta felice in pieno centro di Ortigia, dietro il Duomo.
3 thoughts on “Ortigia, non solo mare! Le tappe del tour #SicilySensations”
ahahahahahah la foto dove teniamo in mano i cucchiai dopo aver mangiato la ricotta me la sono persa! 🙂
E’ stato un vero piacere passare questo week end con te! :-*
ottimo post e le foto bellissime! 🙂
amazing pic