Sono le 3:30 di notte e non riesco a dormire, cosa molto strana per me. Temo di aver esagerato con la caffeina, oggi, ma giusto un tantino.
Non sono abituata all’insonnia, quindi, dal momento in cui il mio bambino si è addormentato, ho fatto varie cose, tra cui: cercare di capire perché non riesco ad installare l’ultimo aggiornamento di ios, fallire con i tentativi, sclerare, scrivere un paio di bozze per i prossimi post, organizzare un giveaway, programmare pubblicazioni, riscrivere la bio di instagram, ricordare di avere ancora un canale Snapchat, riscaricare l’app, cercare di ricordare la password, scrivere il post che stai leggendo.
[Detta in breve, ho fatto di tutto per evitare Netflix, per una volta. Mi sento un’eroina (ora posso dirlo: signori, SI – PUÒ – FAREEEE]
Ma torniamo a Snapchat.
Su Snapchat non entro regolarmente da Agosto, dopo quasi un anno di utilizzo regolare, in cui, giuro, mi sono divertita un casino. Ho sempre sostenuto di aver ottenuto molto più da Snapchat in meno di un anno che dagli altri social in sei anni di attività. Ma non solo in termini di interazione, anche dal punto di vista umano. Non c’è niente da fare: i video, per farsi conoscere, sono tutta un’altra storia.
In primis, avevo scaricato snapchat per due motivi:
- Cercare di vincere la fobia dei video, sperando di convincermi finalmente ad aprire il canale youtube.
- Capire cosa cavolo fosse, visto che ormai eravamo arrivati al perenne “Non sei su snapchat? NON SEI SU SNAPCHAT?!”
E ci sono rimasta per altrettanti motivi:
- Era appena iniziato uno dei periodi peggiori della vita ma su snapchat riuscivo a nascondere benissimo (paradosso, visto che si trattava di fare video).
- Ho subito riscontrato un certo entusiasmo per i miei contenuti
da cazzona.
Grazie a Snapchat, le persone che seguivo da tempo sugli altri social (ma anche quelle che seguivano me), sono diventate improvvisamente reali: non più solo foto e status, ma voci, gestualità, modi di fare. Era la realtà, la quotidianità, mia e degli altri.
Poi, ad un tratto, il caos. Ho sinceramente iniziato a non capirci più niente.
La rincorsa ai followers e all’aumento delle views ha sbloccato il meccanismo del menzionarsi a vicenda (molto forte da chi proveniva da twitter, ho notato), modo più che lodevole di collaborare – e che assolutamente approvo – ma che forse su un social come Snapchat andava – e andrebbe – dosato come si deve, rilasciandolo a piccole dosi.
Immaginate tutti che si menzionano a vicenda continuamente, ogni giorno: nel tentativo di capire di cosa cavolo stessero parlando, eri costretto a seguire tutte le persone menzionate. Risultato: mi sono trovata a seguire gente davvero poco interessante e a non poterle nemmeno defolloware perché continuavano a venire menzionate da chi mi interessava davvero (e quindi non avrei più seguito il filo dei discorsi).
C’è stato un momento in cui hanno iniziato a farlo davvero tutti, ogni giorno. Ad un certo punto, c’erano troppe persone da seguire, troppe iniziative, troppi tag, troppa roba tipo Rispondo a @FraccazzoDavelletri cha oggi ha lanciato l’iniziativa #cosaMangiAPranzo.
Una, due, tre volte, poi ad un certo punto ciao, ragazzi. Quando vi sedate, forse, torno.
Instagram Stories ha avuto un peso in tutta questa storia, ovviamente. Ma nonostante le molte views, nonostante insagram e stories vadano alla grande, io non riesco a mostrarmi nello stesso modo in cui mi mostravo su snapchat. Onestamente, anche se ormai ritroverò 1/5 delle persone che c’erano prima, mi manca. Mi mancano le storie, le voci, svegliarmi la mattina presto per cancellare i video compromettenti della sera prima, vedere davvero chi si cela davvero dietro un avatar.
Sono le 04:05 e sono ancora sveglia. Ho gli occhi sbarrati. Forse vince Netflix.
(E comunque, alla fine, il canale youtube non l’ho aperto. Ma non è ancora detto)
Beh, non mi aggiungi? Ti aspetto qui > snapchat.com/add/laura_manfredi
2 thoughts on “Snapchat: perché ho abbandonato. Perché faccio ritorno.”
Nel mio caso speravo di superare la “fobia” dei video con snapchat ( oltre a sbirciare la vita interessante altrui ), ma non so, non mi sentivo sempre a mio agio, anzi mi bloccavo e spesso non riuscivo a dire 3 parole :D. Poi da quando hanno lanciato Instagram stories ho perso anche tantissima visibilità su Snapchat, anche molte persone che seguivo non postano più nulla, così da un giorno all’altro!!
La perdita delle views è stato uno dei fattori che ha allontanato anche me, dopo uno degli aggiornamenti “killer” di Snapchat. Ma alla fine sei riuscita a superare la fobia dei video? 😀