E poi leggo che l’albero di Natale di Roma è il più brutto d’Italia e tiro un sospiro di sollievo. Quasi mi sento meno in colpa. E se ogni anno mi sento in colpa, è proprio perché sono circondata da super mega alberi di Natale che neanche quello alle Galeries Lafayette.
Questa è un’attitudine che proprio mi manca, tanto da aver valutato più volte soluzioni alternative alla Pinterest (tipo il famoso albero di legno da appendere) che, per carità, sono tutte molto belle, ma di togliere ai bambini la gioia di trovare i regali di Natale sotto l’albero proprio non me la sento.
Ma non sono io l’unica nemica dell’albero di Natale perfetto. In fondo, se ho dovuto rinunciare all’albero grande che avevo, sostituendolo con uno molto più piccolo, è a causa di quella palla di pello distesa lì, sul pavimento, che con i suoi occhioni verdi guarda prima me, poi l’albero che vorrebbe tanto andare a mordicchiare.
Drammi natalizi che solo chi ha un gatto può capire
Non so se hai idea di quale disagio si provi nel trovare tutte le sante mattina, come prima cosa appena svegli, l’albero di Natale a terra, con le decorazioni appena comperate in frantumi. L’anno scorso i miei risvegli disperati erano un appuntamento fisso su snapchat, una barzelletta. La mia gatta era arrivata persino a mangiare i fili e a rimetterli (scusa per l’immagine poco carina).
Se il mio albero di Natale ti sembra un po’ spelacchiato, quindi, la ragione è il suo piano annuale di distruzione.
La soluzione, invece, era semplice ma non mi era mai venuta in mente. E soprattutto è arrivata per una coincidenza, perché quando ho preso l’albero dalla cantina mi sono accorta che mancava uno dei tre piedi della base e la soluzione più ovvia mi era sembrata quella di metterlo in un vaso, magari un gran bel vaso.
Come ho salvato l’Albero di Natale
Questa idea ha salvato definitivamente il mio albero.
Regola numero 1: evitare i vasi classici
Mai e poi mai avrei preso un vaso classico, piuttosto avrei rinunciato all’albero.
Non è facile trovare vasi così belli e colorati, quindi, per chi se lo stesse chiedendo, questo vaso è di Veca. Ho scelto un rosso oriente per ovvie ragioni, tra le quali il fatto che quando sarà il momento di disfare l’albero, potrò metterci una pianta e tenerlo in casa come elemento decorativo. E ammetto anche di aver scelto, tra la vasta gamma di forme e altezze disponibili, proprio il vaso Genesis dalla forma più allungata pensando proprio alla mia gatta, sperano di scoraggiarla.
Finalmente il mio albero di Natale, anche se ancora un po’ “spelacchiato”, mi piace molto, anche perché il vaso Genesis di Veca è moderno, contribuisce ad arredare il salotto e dà quel tocco di colore in più. Onestamente avrei dovuto pensarci prima. È disponibile in tre altezze diverse – 40cm, 50cm, 60cm – nei colori bianco, bronzo, antracite, taupe, grigio, verde anice, rosso oriente, purple e nero e anche mia madre si è convinta, dopo anni, a rifare il suo giardino da zero.
Ora, il bello è che il mio gatto non prova neanche ad avvicinarsi all’albero di Natale. Sono partita per Francoforte in preda all’ansia e, invece, quando sono tornata che non aveva un graffio (e, soprattutto, era ancora in piedi).
Fine del disagio. Vado a comprare altre decorazioni.
5 thoughts on “Come ho salvato l’albero di Natale da…”
Che bello che è il tuo gatto! *_*
mi piace il tuo albero e il gatto 🙂
Mi ricorda tanto il gatto di mia cugina che si appendeva puntualmente e, ovviamente, cadeva! Il vaso è una genialata, riferisco a mia cugina!
Un bel micino!
Alessia
Anche il mio gatto si diverte fin troppo con l’albero! ahah