Torno operativa oggi, dopo la pausa estiva, con tante, forse troppe, cose da raccontare. Maggio e Giugno sono stati per me due mesi di fuoco. Chi mi segue su instagram mi avrà già visto fare la pallina da ping pong tra Francia – in cui sono tornata tre volte in un mese – Spagna – in cui sono tornata due volte in un mese – e le località più belle del nostro Paese, tra Salento, Umbria, Sicilia e Isola d’Elba.
Il viaggio che ha chiuso questi due mesi di fuoco (perché, sì, racconterò questi viaggi senza seguire l’ordine temporale) è stato quello in cui ho scoperto l’Estremadura, per poi portarmi a Madrid, in cui non ero ancora mai stata.
La mia Digital Detox in Estremadura
Premetto che prima di accettare l’invito di Phil Gonzalez, una delle persone fantastiche che ho conosciuto grazie al tour SalentoUpNDown, non avevo mai sentito nominare l’Estremadura, tantomeno Jarandilla De La Vera, dove io, Ruggero e Milena siamo rimasti per tre giorni.
Jarandilla De La Vera è una piccola oasi felice nel sud della Spagna che non conta nemmeno 3000 abitanti. Da Madrid, per raggiungerla, ci sono volute ben quattro ore di viaggio in auto all’andata, cinque al ritorno causa traffico.
Al nostro arrivo, la notizia: “ah, comunque qui non c’è wifi, e il 3G non prende“.
Ansia, attacchi di panico, urla. Tre giorni fuori dal mondo che lì per lì ci sono sembrati una vera e propria catastrofe, ma che a lungo andare si sono rivelati una benedizione. Al mio rientro a casa, infatti, ho continuato con la mia digital detox, anche se in maniera più lieve.
Ora, quando penso quei giorni, mi viene subito in mente quel cielo incredibile, pieno di stelle, che non mi capitava di vedere da anni, credo dai tempi in cui facevo escursioni e campeggi (sono passati davvero tanti, troppi anni…). Ho visto non so quante stelle cadenti, non ho espresso mezzo desiderio, non ho nemmeno cercato di fotografarlo, condividerlo.
Cosa vedere in Estremadura
La prima parte di questo viaggio l’abbiamo dedicata solo ed esclusivamente al relax, quindi non c’è stato modo di togliere le radici da Jarandilla De La Vera, dedicandoci esclusivamente al divertimento, ai lunghi bagni alla fonte e al riposo.
Ma se decidessi di visitare l’Estremadura, sappi che qui troverai tre luoghi dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO: a Mérida, il complesso archeologico che ogni anno è sede di un importante festival di teatro; a Cáceres, la Città Vecchia e, non molto lontano, il Monastero Reale di Santa María de Guadalupe.
La natura è uno dei punti forti dell’Estremadura. Le attrazioni consigliate sono: il Parco nazionale di Monfragüe, la Valle del Jerte e le praterie, la Valle del Jerte in primavera (soprattutto quando fioriscono i ciliegi e la valle si veste di bianco).
Il nostro appartamento a Madrid
Dopo tre giorni in Estremadura, siamo tornati nella rovente Madrid che, credimi, forse è il caso di evitare nei mesi di Luglio e Agosto. Proprio a causa del caldo atroce – 38 gradi – non ci siamo goduti la permanenza come avremmo voluto. Persino fare foto è risultato difficoltoso, ma ho scoperto al mio rientro che il fatto che Madrid si trasformi in un fornetto, d’estate (più che in altri posti, è sottinteso), è cosa abbastanza risaputa.
A parte ciò, non si può dire che Madrid non sia una città che regala gioie per gli occhi. Noi siamo riusciti a girarla in gran parte, e facilmente, grazie alla posizione centralissima del nostro appartamento, trovato su homeaway. L’appartamento è situato al centro della Gran Via, la via principale di Madrid (chiamata “la Broadway madrilena” per i suoi teatri di musical e nota per lo shopping) che comincia dalla Calle de Alcalá e termina a Plaza de España.
Non abbiamo preso un mezzo per tutta la permanenza, metro inclusa, se non per andare in aeroporto, perché era tutto raggiungibile a piedi. Anche per questa ragione, siamo riusciti a goderci maggiormente tutti i comfort dell’appartamento, a partire dalla cucina, che rappresenta sempre un super vantaggio rispetto all’hotel, fino ad arrivare alla piscina privata situata all’ultimo piano.
E che dire della vista sulla Gran Via?
Una foto pubblicata da Laura Manfredi (@laura_manfredi) in data:
Cosa puoi vedere a Madrid in due giorni
Rientrati dall’Estremadura, io e Ruggero siamo rimasti a Madrid giusto 48 ore. Per ciò che ci eravamo prefissati di fare/vedere sono più che bastate, sempre considerando che ci siamo potuti permettere il lusso di evitare di prendere i mezzi (camminando non poco, comunque).
Uno dei primi posti in cui abbiamo fatto un salto è stato Palazzo Reale. Anche se non vivono più lì, Palazzo Reale resta la residenza ufficiale dei Reali di Spagna, ed è utilizzata per le cerimonie ufficiali. Il cortile della Plaza de la Armeria è fiancheggiata da lunghi portici, ed è qui che ogni primo mercoledì del mese (esclusi luglio e agosto) si può assistere al cambio della guardia che avviene proprio al centro della piazza.
Uno dei monumenti più rappresentativi di Madrid è la Puerta de Alcalà. Si trova proprio all’ingresso della città e, lasciandoti alle spalle la Gran Via, troverai il Parco del Retiro proprio alla tua destra. Il Parco Del Retiro è molto vasto ed è una delle attrazioni principali di Madrid, non puoi non andarci; al suo interno, se hai poco tempo, oltre all’Estanque Grande (lo troverai subito, una volta entrato, lo riconoscerai dal laghetto artificiale), dove è possibile fare un giro in barca a remi, ti consiglio di visitare la Rosaleda, la Fontana del Carciofo, Palazzo di Velazquez e il Palazzo di Cristallo. Ovviamente se hai modo di dedicare più tempo al Parco del Retiro, giralo in lungo e in largo perché ne vale davvero la pena.
Il Giardino Verticale non era previsto, ce lo siamo trovato davanti mentre io andavo disperatamente alla ricerca di un gelato in particolare. Alto 24 metri, abbellisce uno dei lati del Caixa Forum, il Museo d’Arte Contemporanea nato dal recupero della vecchia centrale elettrica di Madrid.
L’ultima tappa che non puoi davvero evitare di fare è il Tempio di Debod, uno dei grandi tesori che custodisce Madrid: questo tempio egiziano un tempo si trovava nella Valle del Nilo, a 31 km da Assuan, quando il governo egiziano ha cominciato a temere per la sua incolumità, lo ha smantellato e regalato alla Spagna. Si trova vicino a Plaza de España, accanto al Parco del Oeste. Ve lo mostro con questa foto che mi ha scattato Milena, pubblicata il giorno del mio compleanno con questa splendida dedica (che mi ha fatto scendere una lacrima…).
Una foto pubblicata da Milena Calogiuri (@milcsecond) in data:
Ultima cosa, non meno importante: non vi limitate alla paella, provate il chorizo!
3 thoughts on “Viaggio in Spagna: dall’Estremadura a Madrid”
che mearaviglia queste foto, bellissima esperienza
Alessandra
Spero di visitare presto la Spagna, mi hai fatto innamorare di Estremadura *.*
Le foto sono stupende e io spero di poterla visitare presto Madrid !
Baci !