Roma e tutto il tempo del mondo

Ho accettato di restare un giorno (e una notte) in più, anche se questo avrebbe significato starmene a spasso tutto il giorno in solitudine, senza computer, impegni particolari e cose da fare. In poche parole: la vita. Avere una giornata a disposizione per fare quello che si vuole e per di più in tutta calma è una di quelle cose che non mi capitano spesso, anzi, che non mi capitano proprio.

Ho approfittato di questa occasione per regalare momenti di bellezza ai miei occhi  e di pace al mio cuore: una passeggiata nel  parco di piazza Cavour  che quella mattina era così bella da sembrare quasi surreale, un po’ di shopping in via del Corso e, prima di pranzo, una visita alla mostra di Frida Kahlo alle Scuderie del Quirinale. Con gli occhi  ancora un po’ lucidi (una mostra davvero emozionante, se vi capita di passare per Roma vi consiglio di non perderla), ho fatto un salto alla Fontana di Trevi, per poi  concedermi una carbonara con vista; nel pomeriggio, il the più costoso della storia  in via Condotti con Sabrina, e poi di nuovo una lunga passeggiata in solitaria che mi  ha portato a concludere la giornata in cima alla scalinata di piazza di Spagna, dove ho aspettato che il sole tramontasse prima di andare alla ricerca di un ristorante giapponese nelle vicinanze.

Pensare che dieci anni fa ho vissuto a Roma per un anno e mezzo e non mi sono mai goduta la città come sono riuscita invece a fare in un giorno solo. Questa cosa mi ha dato da pensare: non voglio più godere delle piccole e grandi cose per il tempo necessario, io voglio tutto il tempo del mondo.

Mattia mi ha raggiunto alle undici di sera e mi ha trovato con il sorriso, la pancia piena di sushi e tante idee che mi frullavano per la testa.

E un nuovo paio di scarpe, ovvio.