Donne con le curve: il primo magazine italiano dedicato al mondo curvy

Il mondo della moda ha finalmente preso consapevolezza dell’importanza delle taglie plus size e ora anche le griffe fanno a gara per vestire le donne formose. Le donne vere non si sono mai sentite rappresentate dai canoni proposti dalle riviste, le stesse riviste che, diciamolo, si sforzeranno anche di sembrare pro-curvy per stare al passo coi tempi, ma alla fine stanno sempre fermi sullo stesso punto con i loro editoriali fatti di modelle troppo magre.

Adesso, invece, la rivoluzione curvy “prende forma” con il primo curvy magazine italiano:  il progetto “Donne con le curve” è stato presentato a Milano durante la scorsa fashion week e il primo numero ha visto la luce il 15 novembre. L’idea di una rivista totalmente dedicata al mondo curvy è venuta a Giorgia Marino, blogger plus size di Morbidalavita.com, che grazie a un’intraprendenza davvero lodevole è riuscita a realizzare un progetto audace e ambizioso, avvalendosi dell’aiuto di 12 blogger plus-size e non.

Donne con le curve è un bimestrale disponibile sia in versione cartacea che digitale, grazie a un’app scaricabile da Google Play e App store, ed è già attivo il servizio di abbonamento.

Un magazine come questo, scritto “da donna curvy a donna curvy”, rappresenta attualmente l’unica vera opportunità per questa categoria di confrontarsi con esperienze e vissuti differenti, accomunati dalla stessa problematica di vivere in una società che non sa rapportarsi al mondo delle plus-size (il fumetto riporta una situazione tipica) e che in alcuni casi vede ancora l’attuazione di politiche discriminatorie, come nel famoso caso Ambercrombie.

Donne con le curve affronta queste problematiche con rubriche, fumetti e articoli scritti con ironia e positività, offrendo spunti e soluzioni per vivere serenamente con le proprie forme. Un esempio? Nel numero di novembre, a pag. 14, trovate i consigli per trovare lo stivale giusto: sembra una cosa scontata, eppure – quando ancora non avevo smaltito i kg della gravidanza – è capitato anche a me di dover rinunciare a indossarli in quanto troppo stretti all’altezza del polpaccio. Questo è solo un esempio di cosa mi porta a considerare questa rivista davvero valida e geniale, una rivista che vale la pena leggere anche se non si è plus-size.

Dietro questo progetto, infatti, credo ci sia un messaggio molto chiaro: non è solo questione di imparare ad accettarsi, ma di imparare a piacersi, e accettarsi e piacersi sono questioni che riguardano tutte le donne, a prescindere dalla taglia che portano. Non vi pare?