“Ma ancora?!” Sì, ancora.
Non ho detto nulla sull’argomento fino a oggi proprio in vista di questo post, e visto che ancora leggo status, commenti e farfugliamenti vari sull’argomento, forse mi posso anche permettere di dire la mia adesso, ben ventotto giorni dopo. “28 giorni dopo” è anche il nome di un film horror fantascientifico, e qui gli elementi ci sono tutti: horror e fantascienza, solo che al posto dei morti viventi ci sono i morti di argomenti, quelli che non se ne fregano niente dell’altra campana perché il pettegolezzo è più divertente e l’occasione troppo ghiotta, quelli che non hanno nient’altro da fare che passare la giornata a fare share di un post anonimo, scritto male, fatto di screenshot decontestualizzati e, a dirla tutta, anche contro la legge (vedi art.15 della Costituzione).
IL POST ANONIMO
Nel suo post in “italiano correggiuto”, Gola Profonda (dal gergo giornalistico, no Lovelace) ha scritto una serie di falsità sulle finalità di questo genere di gruppi, ma soprattutto sul nesso tra scambio commenti, Alexa e Classifica: chi conosce questi meccanismi, si è fatto solo una gran risata. Potrei smontare quel post frase per frase, ma tratterò solo i punti salienti:
punto 1) Nel post scrive: “La Blogger Mafia….ovvero lo scambio di Mi Piace e di commenti
La prima falsità è già nel titolo, molto bene. Lo scambio di like su “blogger and the city” non c’è. Mai scambiato like in vita mia, per dire.
punto 2)“Scopo del gruppo? Molto semplice scambio di Mi Piace e Commenti tra gli appartenenti al gruppo. Ogni volta che ognuno dei blogger pubblica un post gli altri devono cliccare Mi Piace e lasciare un commento.”
Quel giorno, quando alcune persone (estranee al gruppo) hanno cominciato a dire che nello scambio commenti non c’era nulla di male, accusando l’anonima di voler solo vendicarsi per fatti personali (qualcuno ci è arrivato, meno male), qualcun’altro ha cominciato a dire che “infatti il problema sta nell’obbligatorietà e nei toni militareschi usati nel gruppo, non nello scambio commenti” (ma come, il problema non era l’imbroglio? Mh.).
E allora chiariamo questo fatto dell’obbligatorietà. Come avrete visto dagli screenshot, ogni giorno viene pubblicato lo status “post del giorno“: se si vuole partecipare allo scambio commenti, si inserisce il link del proprio post, se non si vuole partecipare, non lo si inserisce. Se inserisci il tuo link, TU decidi di voler prendere parte a uno scambio, ma nessuno ti obbliga. Tra l’altro questo scambio non esclude di ricevere commenti negativi, perché non esiste assolutamente l’obbligo di commentare in maniera positiva. Lo scambio commenti (al di fuori di un gruppo come questo) esiste da sempre e qui nessuno ha inventato nulla: se non avete commenti ai post, non è perché non fate parte di un gruppo simile, ma perché non ricambiate mai.
La scadenza della 48h per ripassare è invece un limite introdotto di recente che serve a riconoscere i blogger intenti solo a prendersi i commenti degli altri, senza ripassare da nessuno: i toni forti erano per queste persone, non per i membri. Lo scopo di questi gruppi non è assolutamente quello di imbrogliare le aziende: è un metodo (per me che ho poco tempo anche molto efficace) che permette di avere in un unico spazio i post dei blog che comunque si seguono e si commentano, basato anche sullo scambio di consigli sul blogging, ecc. Una domanda ricorrente su questa questione è stata: “Se non fate nulla di male, perché il gruppo è segreto?” Lo è diventato di recente per bloccare le richieste di altre blogger. Di gruppi come questo ce ne sono tanti altri e sono chiusi, non segreti, come potete vedere qui:
(Di questi gruppi, alcuni sono di scambio commenti, altri sono dedicati solo alla condivisione e altri ancora allo scambio di consigli). In quanti hanno detto che tutto questo era sotto gli occhi di tutti, mentre puntavano il dito? Ma appunto, se avessimo voluto imbrogliare, lo avremmo fatto meglio. Pure scemi, ma anche no.
punto 3) “Risultato? Agli occhi dei brand, così come dei poveri uffici stampa, sembriamo seguitissimi e commentatissimi … mentre la realtà è un altra” Ma quali sono questi “poveri uffici stampa” che scelgono i blogger con i quali collaborare in base ai commenti? Oggi non si guardano nemmeno più al numero di followers, a detta loro. Lavoravo con le aziende già prima di entrare in questo gruppo, e venivo chiamata anche quando di commenti ne avevo zero/cinque/dieci. C’è anche gente che sa fare il suo lavoro, non ce lo dimentichiamo.
punto 4) Infine, ho davvero sgranato gli occhi quando ho letto: “Siamo tutti blogger che abbiamo scaricato Alexa. Quindi se io ricevo tante visite da chi ha Alexa, così come Commenti e Mi Piace, è normale che il valore Alexa scenderà improvvisamente e da un mese all’altro io blogger sconosciuta finirò nelle classifiche.” Io non ero mai arrivata neanche a pensarla, una cosa del genere. Ma è stata furba: sapeva benissimo che, facendo leva sull’argomento “Classifica”, avrebbe scatenato un inferno. In realtà ha solo farfugliato cose a caso: già dire che il rank Alexa scende anche grazie ai like e ai commenti la dice lunga, perché non sono criteri da esso calcolati. Già un anno fa avevo già spiegato perché la classifica Les Cahiers non è affidabile, illustrando anche il funzionamento di Alexa (potete leggerlo QUI), lì c’è scritto tutto. Qui , comunque, mi devo dilungare un pochino, perché le questioni sono due:
QUESTIONE ALEXA: Prima di tutto: ma questa come sa che tutti i blogger hanno la toolbar di Alexa installata? Facciamo comunque finta che sia così. Il punto è: qui parliamo di quindici visite in più al giorno, e anche meno perché non tutti lasciano il commento in giornata. (senza contare che io non pubblico tutti i giorni, quindi sono anche meno di quindici visite in più al giorno).
Ora: io, come altri in quella lista (non tutti, certo), non faccio né 100, né 500, e neanche 1000 visite al giorno, quindi queste quindici visite in più non mi cambiano nulla, tra l’altro la mia agenzia invia puntualmente il numero delle mie visite a tutti gli uffici stampa, quindi non ho bisogno di pompare niente perché tutti sanno tutto. Resta comunque il fatto che quindici visite in più non cambiano niente neanche a chi ne fa’ solo cento al giorno, e lo sapete perché? Perché Alexa è un sistema che conferisce un rank su un calcolo basato su una media matematica di fattori quali tempo di permanenza, media pageviews, ecc. Chi fa’ parte di questo tipo di meccanismo fa’ questo: apre la pagina fb del gruppo e clicca sui blog in lista uno a uno finché non finisce il giro, giusto? Quindi apre il primo blog in lista, legge il post (mi auguro), lascia il suo commento, chiude il blog, e passa al secondo post in lista. Quante pagine ha visitato sul blog? Una. Quanto tempo è rimasto sul post? Trenta secondi, un minuto. E se il rank di Alexa è calcolato sulla media matematica di fattori quali media pageviews e tempo di permanenza sul sito, non vi pare che questo sistema di scambio commenti vada in realtà a discapito della media matematica che serve a generare il rank? Oh.
QUESTIONE CLASSIFICA
Risolto questo arcano, passiamo alla Classifica. L’amica Frizz forse non sa che Les Cahiers stila la classifica anche secondo criteri basati sul suo GIUDIZIO PERSONALE di ogni blog preso in esame, e non solo sui dati presi da Alexa. Non lo dico io, lo dicono loro nella sezione F.A.Q.:
Chiaro? LesCahiers ha elaborato un SUO algoritmo, quindi le accuse di imbrogliare con Alexa e la Classifica sono assurde e sprofondano anch’esse nel nulla cosmico.
“SCANTALOOOO! GOMBLOTTOOOO!!”
Quello che davvero non capisco è come un post anonimo (e, ripeto, scritto male, fatto di screenshot decontestualizzati ecc) possa avere più peso di una reputazione. In tre anni e mezzo non ho gonfiato followers con campagne strane (i miei numeri li vedete), non ho mai chiesto di scambiare like alla pagina, ho fatto pochissimi giveaway e non ne faccio più da una vita, e mettiamoci pure che non sono una stalker di pr, dico spesso “NO” alle collaborazioni e non sono un’accumulatrice seriale di cose a caso. Pubblico anche poco e mi dimentico di avere fb, twitter e instagram, il più delle volte.
Insomma, non mi pare di aver stressato nessuno con il mio blog, né di essermi mai strappata i capelli per avere più followers. Io me ne sto qui, mi faccio gli affari miei e, quando ho qualcosa da dire, scrivo. Punto. Quindi sentirmi dare dell’imbrogliona, passando pure per una che cerca di arrivare chissà dove (con lo scambio commenti, poi), mi fa’ anche un po’ ridere.
In tutta questa storia, la cosa davvero scioccante è che ci sono persone che una mattina si svegliano, aprono un blog, e con il tempo ne diventano ossessionate, tentando una ridicola “SCALATA AL BONSAI” (ci. mia madre); la cosa veramente triste è che c’è qualcuno di così disperato, pazzo (o solo consapevole di non valere niente?), che un’altra mattina si sveglia e decide di eliminare la concorrenza mettendo su teatrini di tale portata, a discapito della reputazione delle persone; ma la cosa davvero sconvolgente, della quale ancora non mi capacito, è il livello di competitività tra blogger venuta allo scoperto con questa storia per mezzo di uno sciacallaggio senza precedenti. Relax, è solo blogging: forse è il caso di scendere da questo benedetto bonsai.
E visto che adesso c’è gente che per questa storia ha smesso di interagire con noi (non che me ne freghi particolarmente, ma di qualcuno mi è dispiaciuto), continuando però a scambiare cuoricini con persone che imbrogliano davvero e sotto gli occhi di tutti, vorrei ricordare che:
– gonfiare il numero di followers sui social, comprando pacchetti o creando campagne facebook con target Makati, chiedendo più soldi alle aziende in virtù di questo = imbroglio
– usare plugin per ottenere like e commenti fake su status e foto su facebook e instagram perché si hanno pr tra i contatti = imbroglio (vedi “i disonesti del blogging”)
– dichiarare “millemila” visite al giorno inesistenti, anche modificando con photoshop i dati di google analytics = imbroglio
– copiare post altrui (soprattutto di chi è meno seguito, così da non dare nell’occhio) = imbroglio
– far saltare collaborazioni alle “colleghe” con il “se viene lei, non vengo io” = beh, si commenta anche da solo.
Però i poveracci, i truffatori, gli imbroglioni, i disonesti, quelli che hanno sporcato il blogging, ecc… siamo noi. E gli asini ancora volano.
45 thoughts on “BloggerMafia e scambio commenti: c’era una volta l’altra campana (Epilogo)”
tesoro io sai come la penso…
La cosa che mi sta facendo più ridere del modus Operandi di queste “top blogger” è proprio sul discorso del ” se vengo io allora lei non viene!!!”
per fortuna che ci sono PR che sanno mandarle a cagare!
un bacio e continua così !
ps: lettori! questo è un commento verooooooo nessuno scambio! che strano!!!!
io non posso far altro che unirmi alle tue parole… Credo che comunque sia abbastanza chiaro come lo scopo non fosse denunciare una truffa ma screditare altre persone! Spero che questo lo abbiano capito tutti!
Fabiola
wildflower girl
Facebook page
Brava Laura, bellissimo articolo che finalmente mette un pò di luce sul mondo del blogging!
Vabè io ormai non ho più parole ma sono parolacce! che dire, si sa che questo schifo è stato fatto per uno scopo ben preciso e per screditare alcune persone in particolare! spero che sia stato chiaro che la mafia è un’altra cosa e non il semplice scambio di opinioni.
bacii :*
Ho già espresso ampiamente il mio pensiero e credo proprio, anzi sono fermamente convinta, che “la firma” di quel post dovrebbe vergognarsi di screditare “colleghe” solo per il gusto di infangarle. Detto questo, centoventimilatrilioni di mi piace alla foto dell’asino con le ali! ahaahahahaha
Sei riuscita, nonostante tante delusioni e incazzature, a fare un’analisi lucida e del tutto corrispondente a verità. Purtroppo però questo post non verrà condiviso millemila volte perché, come dici tu, è più bello sguazzare nel pettegolezzo che ascoltare la verità. Con stima ilenia
Se fossi un (digital) PR mi sentirei offeso dal fatto che una blogger, che comunque faceva parte del gruppo e che quindi fino a poco tempo prima aderiva allo scambio, insinui che è solo sui numeri che si basano per creare delle collaborazioni. I PR creano delle collaborazioni perchè apprezzano il progetto del blog, perchè credono che i brand che rappresentano possano essere in linea con quell’idea di blog (se c’è l’idea … vabbè!): di certo il loro lavoro non si riduce a cercare chi sono le persone più “famose” e controllare solo quante visite hanno, quanti mi piace hanno o quanti followers. Sarebbe davvero riduttivo credere che un PR faccia solo questo, e che usi solo questi criteri per creare una collaborazione.
… ovunque ti giri c’è … shit!!! 🙁
Un bacione e complimenti per il post!!
Elisa
My Fantabulous World
No words.
Detto ciò, non ci capisco ancora nulla di Alexa :S
come non amarti??? *_*
sante santissime parole.
dopo questo post però AMEN.
tanto…è bene che lo sai…la gente vede e sente solo quello che vuole sentire!
un bacione!
Da profana (da non blogger e quindi estranea al sistema con cui, dal giorno in cui decidi di aprirti un blog, arrivi poi ad avere migliaia di followers) sono veramente basita. E pure un po’ confusa. Per chi non è del mestiere, è difficile capire. Ok, peccherò di ingenuità, ma io veramente pensavo che le blogger di successo avessero iniziato avendo come followers amici e parenti, e poi col passaparola il blog si fosse espanso fino a diventare un business. Voglio dire, le bloggers che tu segui e stimi, le puoi seguire senza far parte di nessun gruppo perché sai già chi sono. Al limite, potrebbe avere un senso un gruppo che serve anche a far conoscere nuove bloggers. Ma lo scambio di like, l’obbligatorietà del commento, mi sembra veramente una cosa triste. Per carità probabilmente chi punta il dito poi è il primo ad utilizzare questi mezzi, però io non voglio più seguire bloggers che si prestano a questi giochini tristi.
Mary, che dire? E’ evidente che hai commentato il mio post senza averlo letto.
Puoi leggerlo, prima di commentare? Davvero, te lo chiedo gentilmente. Ho scritto che non scambiavamo like e che non c’era obbligatorietà, e tu riporti le stesse argomentazioni…
Io ho deciso di non dedicare neanche una parola sul mio blog a questa faccenda, che a parte commentini (tutti dettati dall’invidia) e stati su fb si è sgonfiata così come si è gonfiata: in un lampo. Non poteva durare molto di più visto che è stata costruita su basi inesistenti!
Last day to win $100 to spend on Choies!!
Follow me on Cosa Mi Metto???
Concordo pienamente con tutto!! La foto dell’asino con le ali è troppo forte!!
alessandra
http://www.alessandrastyle.com
Hai descritto perfettamente in un post tutto quello che è successo. Dare così importanza ad un post anonimo mi sembra fuori luogo e poco professionale da parte di pr e del web in generale.
Brava Laura, hai un grande coraggio e una grande passione per il tuo lavoro.
Molti dei miei amici mi chiedono spesso se c’è rivalità tra blogger o se invece sono disposte a scambi di contatti di pr e aziende…la prossima volta che me lo domanderanno gli farò leggere questo articolo così forse capiranno molte cose…
Un bacio grande
Io dico solo di essere fiera di fare parte del gruppo, che mi permette di conoscere altre blogger come me, scambiare pareri, opinioni sui post etc.
L’obbligo non c’è. Solo il piacere.
E la classifica… mi verrebbe da citare Fantozzi… (chi vuol intendere intenda).
Nameless Fashion Blog
Nameless Fashion Blog Facebook page
Dimmi che non è vero laura che ancora ne parlano!
Dimmelo ti prego.
(Condivido ogni parola.. manco a dirlo!)
marti
Condivido tutto quello che hai detto! Io ho ricevuto la mia prima collaborazione quando avevo ZERO commenti, quindi è chiaro che le aziende non si basano sui commenti !
Comunque la gente parlerà sempre e comunque !
baci 🙂
Questo articolo è davvero molto interessante!
Sono perfettamente d’accordo sul fatto che nessuno ci obblighi a partecipare allo scambio commenti; se lo facciamo è giusto ricambiare, esprimendo comunque liberamnete il nostro penisero!! 🙂
Prima di rispondere ho letto anche tutti i commenti precedenti al mio e mi è piaciuto molto quello che dice Guy Overborad riguardo le collaborazioni, il numero di follower e di commenti! Anche perchè ci sono molte persone che pur visitando i blog non lasciano commenti magari perchè non hanno un account o semplicemnete perchè non hanno voglia ma comuque sono passati hanno guardato e letto il post, per cui!
Francesca THESPARKLINGCINNAMON
Finalmente un po’ di chiarezza, questo articolo ci voleva proprio! Sono particolarmente d’accordo sulla questione Alexa, non farebbe una piega se tutto si basasse su quelle poche pagine e blog che si sceglie in modo volontario di commentare.
l’articolo che ha fatto tremare il mondo del blogging ma che non l’ha spezzato…
hai fatto bene a scrivere questo articolo hai chiarito molte cose 😉
http://www.piccislove.com
ciao laura! io mi sono molto scontrata proprio con Nicoletta Reggio per questo motivo! io stessa faccio parte di un “gruppo mafia” come lo chiamano loro ma non ho mai neanche per un momento pensato che potesse attirare chissà quale scandalo! secondo la mia personale idea è semplicemente un modo di appoggiarsi a vicenda, di compiere un viaggio anzichè da soli in compagnia di persone che sanno perfettamente le difficoltà di questa “carriera” perchè la vivono costantemente come te, e ritengo anche che sia un modo di crescere con i commenti degli altri, per quanto mi riguarda io non faccio solo complimenti ma anche critiche che penso siano costruttive! Le persone che parlano a vanvera senza neanche aver vissuto la situazione mi fanno andare in escandescenza! è bene ricordare che non tutto quello che luccica è oro, per carità, ma di contro io dico: NEANCHE TUTTO CIO’ CHE E’ DIVERSO E’ MERDA….Baci da mamma e figlia blogger
Quando ho letto il post in questione ho riso tantissimo.
Io e i miei amici, tutti studenti di marketing, qualche mese fa abbiamo fatto uno studio sul SEO (sconosciuto alla maggior parte delle commentatrici del suddetto post), e abbiamo deciso di fare un esperimento: scambiarci i +1 di Google+.
Vedendo che funzionava, ed effettivamente aumentava il posizionamento su Google, abbiamo continuato, per darci una mano. E’ un imbroglio? Non credo proprio.
Quindi ripeto: il post mi ha fatto ridere e, se posso aggiungere, mi è sembrato lo sfogo di una persona frustrata e che probabilmente si è sentita presa in causa per essere andata contro le regole di un blog a cui si era iscritta.
Smettere di seguire determinati blog per un articolo del genere è ridicolo. (Il discorso cambia per quelli che comprano followers etc)
Chi ha scritto l’articolo dello scandalo evidentemente voleva solo getter fango e screditare un sistema di cui faceva palesamente parte. Ma soprattutto danneggiare quella che é una nostra passione in comune: il blogging e la moda. L’importante peró è continuare il proprio lavoro e portare avanti i propri interessi, fieri di aver agito sempre onestamente e con correttezza!!
il tuo post non fa una piega. Speriamo venga letto anche da chi commentava in maniera cattiva e puntava il dito.
io che ho potuto conoscerti dal vivo (anche solo per 2 giorni) ho conosciuto una persona vera e leale, una che è pronta ad aiutare il prossimo, buona, profonda e saggia, ed io sono un tipo che se ne accorge a prima vista di chi si trova di fronte!!!!!!dico basta a queste cattiverie dettate dall’invidia, le brave persone si riconoscono dalla faccia e io in quella vedo solo marciume, debolezza di animo e la consapevolezza di essere un passo indietro rispetto chi questo “lavoro”, “mestiere”, “passione” lo fa davvero con il cuore….
non so che altro aggiungere, solo un grande dispiacere che alla fine “i cattivi” vanno avanti e “i buoni” ci rimettono, ma non è sempre così, chi davvero vale lo si vede e lo si riconosce ed è per questo che tutto ciò con il tempo andrà a morire da sè, cosi come l’ essere ambiguo e futile di una persona che non merita nemmeno cosi tanta attenzione, se non quella dell’ essere considerata per quello che è da tutti indistintamente!!!!!!!
ciao laura<3
dario fattore – http://www.whosdaf.com
A me la cosa che deprime realmente è che c’è gente che dà credito a queste persone, che sono quelle che davvero arrivano non per merito, ma per aiuto, non per capacità personali, ma per spinte (a volte anche a calci nel sedere); che sono quelle che mentono sulle loro performance mensili, sui loro risultati; che ostentano un’approvazione che è costruita sul nulla, che si danno lo statuto di TOP o di irreprensibili, quando invece è tutta aria fritta.
E’ quando ci sono persone che danno adito a queste altre che mi chiedo se ne valga la pena di farsi il fegato marcio.
Poi tirare in ballo mafia e cose così per argomenti (fasulli) legati al blogging lo trovo davvero di cattivo gusto.
Io mi auguro sinceramente che esista una giustizia divina e che si verifichi un effetto boomerang su queste sedicenti blogger, che come giustamente hai detto sono quelle che hanno svilito il blogging stesso, lo hanno deturpato e ridotto ad un ammasso di concetti quali numeri – compensi – solo apparenza.
Detto ciò stima per tua madre e un grosso applauso a te per questo post!
un bacio,
G.
28 giorni dopo… davvero un evento “agghiacciante” a dir poco…
sante parole
♡B.
LOVEHANDMADE.ME
Condivido in pieno il commento di redhead&blondie, anche a me ha dato molto fastidio il commento che fece a riguardo Nicoletta Reggio…
Anch’io cmq faccio parte di gruppi ma ciò non significa che lo faccio per collaborazioni, ma soltanto per far leggere quello che scrivo…
Ilenia’s wardrobe
http://ileniaswardrobe.blogspot.it/
Sono d’accordissimo! 🙂
The Double Mirror
sai qual è la parte più divertente di tutta questa storia? le signorine che si indignano per lo scambio commenti ma che, in tempi non sospetti, lasciavano loro stesse commenti sui blog altrui del tipo “ci seguiamo a vicenda?” “ti seguo, passi da me” e che devono la loro presunta celebrità solo alle amicizie e non ai meriti. Ti assicuro che sono le più insospettabili.
detto questo passo e chiudo, ti mando un bacio!
Federica
La Ragazza dai Capelli Rossi
hai scritto un ottimo post.. con dovizia di particolari!!
chi lo leggerà avrà modo di farsi un’idea al di sopra di tutto!!
E brava Laura, un post serio e scritto bene che spiega la situazione. Non posso che esser e d’accordo con te e spero che chi si è affidato alle parole del post anonimo si ricreda leggendo il tuo articolo 🙂
http://thefashionshadowbygiulia.blogspot.it/
Brava !!!!!!!!!!! Sono pienamente d’ accordo con te.
Fashion Mommy
Concordo pienamente con ciò che hai scritto.. Sante parole!
Chiara from Vogue at Breakfast.
Parole sante Laura!!! È assurdo leggere tante cattiverie e menzogne in un unico post! Quindi hai fatto bene a dire la tua e a mostrare come stanno davvero le cose! Poi ora starà alla gente valutare …
L’importante che noi stiamo a posto con la coscienza!! 🙂
Mi trovi pienamente d’accordo su tutto, post scritto in modo magistrale.
Alessia
THECHILICOOL
FACEBOOK
Kiss
e pur nu scantalo! ahahahahhaha
A volte purtroppo bisogna spendere parole in più proprio per far capire bene a tutti come stanno le cose. Ottimo post. Chiaro e completo.
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sei stata chiarissima, non c’è bisogno aggiunga altro..
D’accordissimo con te, e poi che pena “le schizzinose” che, appena è uscito quel famoso post, sono corse a condividerlo e a buttare mer** addosso ai blogger coinvolti… Certe cose le ho fiutate subito nel mondo del blogging, di altre ancora non riesco a capacitarmi nonostante conosca questo mondo da anni… Ottimo post. Baci, Mina ♥
http://www.thestylefever.com 🙂
Like the picture of the flying donkey 🙂
New on my French blog: Beige + Grey
http://www.taimemode-fashionblog.com
Merci merci!!
non ci posso credere… ma dici sul serio?!! sono incredula.. che gente bassa esiste… che tristezza..per cosa poi?? no veramente…