In seguito alla reazione negativa all’annuncio fatto fa Fracomina per un casting che aprirà a breve (trovi l’articolo qui) da parte di molte persone, è arrivata puntuale la dichiarazione del titolare del marchio, Ferdinando Prisco:
“Ne prendiamo atto, respingendo fermamente qualsiasi accusa di discriminazione o mancanza di rispetto per la figura della donna, né accettiamo il giudizio di chi vede in questa scelta una strumentalizzazione al servizio del marketing. Il contesto culturale in cui viviamo vede ancora nella donna vergine uno stereotipo. Ci chiediamo se la verginità, intesa in senso fisico rappresenta ancora un valore rispetto al quale debba essere giudicata una donna, o forse è arrivato il momento di oltrepassare certi pregiudizi culturali? “Come brand sentiamo l’esigenza di andare oltre, esplorando nuovi codici e perché no, giocare sulla provocazione.
Fino a quando continueremo a scandalizzarci per cose del genere non faremo altro che alimentare quella cultura fatta di stereotipi che continuano a limitare la libertà delle donne italiane. (…) Come individui, auspichiamo un mondo fatto di donne libere di vivere la propria vita, senza che ogni loro gesto quotidiano debba essere oggetto di un giudizio pubblico. Come brand ci rivolgiamo a donne che scelgono. Forse questa è proprio l’occasione per riacquistare familiarità con certi valori sostituiti da una sottile forma di pornografia dilagante”.
Capito? Secondo quanto sopra, se vi siete scandalizzati avete i pregiudizi.
Ne prendo atto anch’io e respingo fermamente questa accusa. Voi?
Upgrade:
Invito coloro che collaborano con quest’azienda che sono venuti oggi da me con modi sgarbati ad evitare in futuro. Io sono una donna libera e ho detto quello che penso. Se non siete d’accordo, evidentemente non auspicate “per un mondo fatto di donne libere ecc…”, come dite sopra.
Vi rivolgete a donne che scelgono? Io ho scelto di non appoggiarvi, tutto qui. Grazie
3 thoughts on “Fracomina “respinge le accuse””
Laura il mio pensiero va al di là dall’azienda per la quale collaboro. Il fatto che io lavori da Fracomina non mi costringe ad uniformarmi alle loro opinioni…anzi sapessi quante volte sono in disaccordo con loro quando la mattina la sveglia suona presto per andare a lavoro…Credo che sia sempre giusto dare spazio ad una replica e il ritardo con il quale sono comparsi i miei commenti mi aveva fatto pensare ad una censura. Mi dispiace se ho mal interpretato ma soprattutto mi dispiace esserti apparsa sgarbata. Tra l’altro ce la stiamo prendendo a cuore per lo stesso ideale: poter dire sempre quello che pensiamo anche se il nostro interlocutore non è d’accordo. Ti auguro la buona notte!
MAh…Non ho parole. Sono completamente fuori questi di Fracomina!!
Caro Signor Ferdinando Prisco, quanto mi dispiace che Lei si sia risentito!!!
Mi stupisce come abbia fatto a ribaltare la frittata e a sostenere che quella scelta deplorevole sia una campagna a favore della libertà femminile, contro la discriminazione e i luoghi comuni! Come se chi commette un furto lo facesse in nome del diritto a non essere rapinati e contro la delinquenza che dilaga: secondo Lei non è un ladro ma un paladino della giustizia! Complimenti!!! Lei dice chiaramente che è una provocazione “perchè no?” si è risposto da solo: perchè no!!! Non si provoca utilizzando una sfera delicata ed intima del mondo femminile a scopo commerciale solo per destare l’attenzione su un prodotto di fabbrica; e per cosa poi, per vendere qualche”panno” in più? Si tenga le sue pezze che sono sporche come Lei, se voleva una provocazione l’ha ottenuta: ha provocato il vomito ad ogni donna che si rispetti!!! P. S. Io sono una donna, ho 33 anni e sono vergine, anzi extra-vergine come l’olio d’oliva, perchè lo sono nel corpo e nell’anima, sarei quindi la perfetta candidata per la sua campagna, ma sa cosa Le dico? Se è così interessato alle condizione dell’imene femminile vada a sbirciare nell’antro vaginale di sua figlia o di sua sorella, troverà sicuramente qualcosa di interessarante!!! I miei omaggi!